Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Racconti erotici per donne attempate
    • L’esuberante creatività di Carol Rama
    • Eddington
    • Per te
    • Il Teatro Evolutivo
    • Memorie smemorate
    • Material love
    • PREMIO GAMMADONNA 2024, SVELATE LE 6 FINALISTE
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eddington

      By Erica Arosio20/10/20250
      Recent

      Eddington

      20/10/2025

      Per te

      17/10/2025

      Il Teatro Evolutivo

      13/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»i DIRITTI DELLE DONNE»Paola Masino e il premio Viareggio
    i DIRITTI DELLE DONNE

    Paola Masino e il premio Viareggio

    Ester RizzoBy Ester Rizzo11/09/2017Updated:12/09/2017Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    paola-masino-hp
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Paola Masino è stata la prima donna, nel 1933, ad ottenere un riconoscimento, il secondo posto, al Premio Viareggio con il romanzo “Periferia”.

    Solo una targa commemorativa la ricorda nella casa in cui visse a Roma insieme a Massimo Bontempelli.

    paola Masino-targa-commemorativaAnche lei fa parte di quella folta schiera di autrici dimenticate. La possiamo definire un’intellettuale eclettica: la sua produzione letteraria comprende racconti, romanzi, poesie, libretti d’opera, articoli per riviste e giornali. Condusse anche programmi radiofonici.
    Figlia di Enrico Masino, funzionario del ministero dell’agricoltura, e dell’aristocratica Luisa Sforza, era nata a Pisa il 20 maggio 1908 ed era cresciuta in un ambiente familiare intriso dalla passione per la musica e la letteratura. Così, sin da giovanissima, Paola si accostò alla lettura della Bibbia, del Corano, delle opere di Dostoevskij e di Shakespeare, ascoltando inoltre la musica di Beethoven, Mozart e Wagner. Aveva solo sedici anni quando scrisse Le tre Marie, dramma di tre donne: una madre, una sorella e la moglie di un “grand’uomo”, un genio che però le tiene soggiogate.
    Paola non fu una brava studentessa, infatti al secondo anno di liceo venne rimandata in fisica ed in matematica. Decise così di interrompere gli studi, ma non la sua preparazione culturale autonoma e la sua attività di scrittrice.
    Quando nel 1927 incontrò Massimo Bontempelli, più grande di lei di ben trent’anni, la sua famiglia cercò inutilmente di ostacolare questa relazione. Ma Paola iniziò a convivere con il compagno e a collaborare con lui alla rivista ’900. Intensi furono i rapporti con quasi tutte le scrittrici italiane del suo tempo: Sibilla Aleramo, Alba De Céspedes, Ada Negri, Anna Maria Ortese, Luce d’Eramo, Maria Bellonci, Anna Banti, Natalia Ginzburg e Gianna Manzini.
    Quando nel 1933 Paola si classificò al secondo posto nel premio Viareggio con il romanzo Periferia, la critica fascista la definì “una scribacchina” e i suoi scritti da allora vennero spesso censurati.
    masino-pirandello
    Le sue opere migliori videro la luce fra gli anni ’30 e ’40 e le principali furono: Decadenza della morte, raccolta di poesie e prose del 1931; Monte Ignoso dello stesso anno, romanzo in parte autobiografico che fu stroncato dalla critica fascista ma anche da Gadda; Racconto grosso ed altri (1941); Nascita e morte della massaia (1945); Memoria di Irene (1945); Poesie (1947). Fu tra i fondatori, nel 1944, del settimanale Città su cui aveva una rubrica fissa, Dragon, ed in cui scriveva anche di politica con interventi a favore della Repubblica, sostenendo la mobilitazione civile degli intellettuali ma dichiarando al contempo che a loro doveva essere lasciata ampia autonomia di espressione, anche in contrasto con la “politica culturale” dei partiti di quel periodo.
    Dagli anni Cinquanta in poi su di lei si spensero i riflettori: il suo nome non compare in alcuna storia della letteratura se non come curatrice delle opere di Bontempelli.
    L’archivio di Paola Masino, oggi custodito presso l’Università La Sapienza di Roma, costituisce un patrimonio letterario di notevole importanza. Lei stessa lo aveva ordinato e diviso in fascicoli quasi come se avesse voluto tramandare ai posteri la sua figura di donna, di scrittrice, di intellettuale. Aveva sicuramente avuto la consapevolezza di appartenere alla categoria delle autrici “difficili, che vendono poco”, e di essere stata una persona imbrigliata in un eterno conflitto: l’ambizione di essere un’artista ed il destino di essere una donna.

    nascita-morte-massaiaE proprio questo conflitto chiaramente traspare nel suo romanzo Nascita e morte della massaia. La storia è quella di una ragazzina che, per sfuggire alla quotidianità, si rifugia in un baule “pieno di brandelli di coperte, di tozzi di pane, di libri e di relitti di funerali” per uscirne al raggiungimento della maggiore età, sposarsi e dedicarsi alla cura della casa, affrontando il duro lavoro di massaia.
    La Massaia non ha nome, non ha tempo né luogo, si “forma” da sola in un baule e appena ne esce viene fagocitata dagli obblighi della perfetta donna di casa. Tra fatiche e impegni sente sempre il richiamo del baule dove da sola era riuscita a crescere spiritualmente. Una donna che rifiuta la maternità per non sentirsi solo corpo, “materia che genera materia”. La massaia con la morte trova il suo riscatto. La fine della sua vita terrena è anche l’unico modo che le consentirà di staccarsi dalla promiscuità dell’esistenza e tornare, finalmente libera, alla dimensione spirituale. E in questo libro, che è “un’allegoria sulla condizione femminile”, c’è lei, Paola Masino, scrittrice ed intellettuale ma anche donna che governa la sua grande casa veneziana e che si dedica al suo uomo.
    Ancora oggi, risuona attualissima la rabbia della Massaia che rivolgendosi a Dio così l’apostrofa: “dovevi dimostrarmi che anche nel rammendare una calza si può trovare un universo, non farmi intendere che ho lasciato l’universo per rammendare calze!”.

    Da “Le mille i primati delle donne” dell’Associazione Toponomastica femminile a cura di Ester Rizzo

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    ester-rizzo
    Ester Rizzo

    Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Socia S.I.L (Società italiana letterate). Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) “Il labirinto delle perdute” (2021) e “Trenta giorni e 100 lire”(2023).

    Related Posts

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Le dissonanze

    16/02/2025

    Le molestie sessuali e sessiste

    29/11/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma c Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma  con la curatela di Elena Bray a Palazzo Marchi
    Duomo di Parma Duomo di Parma
    Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Palazzo Marchi a Parma Palazzo Marchi a Parma
    Musica al museo della memoria Musica al museo della memoria
    Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi con la curatela di Elena Bray
    Post su Instagram 18360082396092443 Post su Instagram 18360082396092443
    Sanseveria Sanseveria
    Hangar Bicocca Hangar Bicocca
    Post su Instagram 18159220348385999 Post su Instagram 18159220348385999
    Post su Instagram 18106256878614500 Post su Instagram 18106256878614500
    Post su Instagram 18082696603793264 Post su Instagram 18082696603793264
    Post su Instagram 17847029001580939 Post su Instagram 17847029001580939
    Post su Instagram 18097914964591272 Post su Instagram 18097914964591272
    Post su Instagram 18097783294679545 Post su Instagram 18097783294679545
    Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre
    Inaugurazione a Parma il 18 ottobre palazzo Marchi Inaugurazione a Parma il 18 ottobre palazzo Marchi. Da vedere
    Palazzo in via Senato milano Palazzo in via Senato milano
    San Gregorio di padre Bernasconi padre al figlio D San Gregorio di padre Bernasconi padre al figlio Davide
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK