La caffeina è molto più che un espediente per fare networking informale: migliora le performance del cervello e la memoria, ma può avere effetti imprevisti.
Il caffè è la fonte da cui ricaviamo la maggior parte della caffeina che assumiamo. Tuttavia, quando accostiamo le labbra al bordo della tazzina per sorbire un espresso o ci lasciamo inebriare dall’aroma proveniente dal mug di americano bollente, lo facciamo come gesto automatico. Nessun pensiero alla chimica, solo un distillato di benessere, pronto a mantenerci attivi quando siamo giù.
Ma la caffeina è molto di più che un ottimo espediente per fare networking informale con i colleghi. E’ una sostanza di origine naturale presente in molti vegetali, come i chicchi di caffè (la nostra fonte di caffeina preferita, a giudicare dalle statistiche), le fave di cacao, le foglie del tè, le bacche di guaranà e le noci di cola.
E’ aggiunta artificialmente alle bevande energetiche e a numerosi integratori venduti come dimagranti, in virtù della sua capacità di ridurre l’appetito e stimolare la termogenesi.
Dopo quanto tempo il caffè comincia a farmi effetto? Dopo che hai sorseggiato il tuo caffè, la caffeina in esso presente circola nel tuo sangue (e, quindi, in tutto il tuo corpo) entro 15-30 minuti, con un picco dopo circa 45 minuti ed una permanenza nell’organismo di alcune ore. Avrai notato che i tempi che ti ho segnalato sono imprecisi. Questo perché il nostro metabolismo è diverso. A seconda del tuo peso, del fatto che tu sia o meno in gravidanza, delle tue caratteristiche genetiche, del fatto che stai assumendo dei farmaci, il tempo che il tuo corpo impiega per eliminare la caffeina può essere anche molto diverso dal mio.
Perché caffè e cioccolato mi tengono sveglia? Ti domanderai da cosa dipendono gli effetti che sei abituata a notare dopo che hai preso del caffè o mangiato del cioccolato. Sono essenzialmente legati alla sua somiglianza strutturale con l’adenosina, una molecola prodotta nel nostro sistema nervoso che, in caso di stress e stanchezza promuove il sonno, riduce la probabilità di risveglio e deprime l’attività nervosa. La caffeina sostituisce l’adenosina legandosi agli stessi recettori (per via della similitudine chimica) ma non è in grado di generare i medesimi effetti. L’eccitazione nervosa indotta dalla caffeina stimola l’ipofisi (la ghiandola situata alla base del cervello che secerne molecole fondamentali per il corretto funzionamento del sistema endocrino) a rilasciare un fattore che attiva il rilascio di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali. Per questa ragione ha effetto stimolante. A dosi moderate aumenta la tua lucidità mentale facendoti percepire meno la stanchezza, allevia la tua sensazione di affaticamento e aumenta la tua concentrazione, come dimostrato nel corso di uno studio condotto dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Dosi più elevate possono migliorare la tua capacità di ragionamento e la memoria, ma non possono sostituire i benefici effetti del sonno.
Un caffè doppio può aiutarmi se ho esagerato con l’alcol? E’ escluso. E’ stata smentita sperimentalmente la teoria che sosteneva che la caffeina potesse inibire gli effetti dell’alcol etilico.
E se pratico sport? In questo caso può esserti d’aiuto sapere che la caffeina può aumentare le performance sportive prolungate.
Non rinuncio al caffè di primo mattino: faccio bene? La nostra abitudine di assumere caffè la mattina presto, sembrerebbe contraddetta da numerosi studi, che evidenziano come, nella fase successiva al risveglio, gli alti livelli di cortisolo potrebbero da soli ridurre l’intorpidimento notturno. Molto più utile concedersi un coffee break a metà mattina e dopo pranzo, in fasi della giornata in cui già la concentrazione di cortisolo nel sangue comincia a scendere. In linea generale, se sei una persona adulta con caratteristiche medie, cinque tazzine è considerata la dose massima che puoi tollerare in una giornata.
Cosa succede quando esagero con il caffè? Quando assumi troppo caffè o altri alimenti che contengono caffeina puoi accusare tremori, palpitazioni, innalzamento della pressione arteriosa, irritabilità o vertigini. Potresti anche avere difficoltà a prendere sonno o frequenti risvegli durante la notte, che riducono la qualità del tuo sonno. Potrebbe servirti riflettere sul fatto che spesso siamo spinti a bere più caffè proprio per mantenerci in piedi dopo una notte trascorsa insonne. E questo impatta sul sonno, innescando un circolo vizioso che ti impedisce di riposare correttamente. E’ importante anche che ricordi che la stanchezza è una manifestazione fisiologica attraverso la quale il tuo corpo ti segnala che devi rallentare il ritmo o dormire di più. Si tratta del sistema attraverso cui il tuo organismo ti protegge dall’esaurimento delle energie e, come tale, non devi silenziarlo, ma ascoltarlo.
E se aspetto un bambino? Il consumo moderato di caffeina in gravidanza non è controindicato. Ma se sei incinta ed esageri con i caffè, questo potrebbe rallentare lo sviluppo del tuo bambino.
Quando devo evitare il caffè? E’ importante che il consumo sia moderato (se non addirittura annullato) se soffri di reflusso gastroesofageo, perché la caffeina stimola la secrezione acida da parte del tuo stomaco, peggiorando l’irritazione del tuo esofago. Il numero di caffè che assumi deve essere limitato anche in presenza di patologie cardiovascolari, come ti avrà certamente prescritto il medico. La caffeina accelera il battito cardiaco e aumenta la pressione arteriosa, interferendo con gli equilibri circolatori.
Una tazzina di caffè può attenuare la mia cefalea? La caffeina è un vasocostrittore: per questo può essere utile per alleviare il mal di testa, ma solo se soffri di cefalea vasomotoria. In effetti, la caffeina è uno dei principi attivi contenuti in molti farmaci da banco che hanno effetto antidolorifico.
Mi è capitato di mescolare bevande energetiche e alcol: ho sbagliato? In effetti, non è stata una grande idea. La caffeina maschera gli effetti depressivi dell’alcol sul sistema nervoso centrale e l’alcol ne rallenta il metabolismo. Questo potrebbe amplificare gli effetti della caffeina e spingerti a bere troppo.
La caffeina può interagire con i farmaci? Sì. Se stai assumendo degli antibiotici, è importante che tu sappia che possono alterarne il metabolismo. La caffeina aumenta il tempo di permanenza nel sangue della teofilina, un broncodilatatore usato per curare le forme asmatiche, e può aumentare gli effetti collaterali a carico del cuore dei broncodilatatori (come il salbutamolo). Riduce gli effetti della carbamazepina, un antiepilettico, aumentando il rischio di una crisi. E non è finita qui. La caffeina interagisce anche con molti altri farmaci e con derivati di origine vegetale (come l’echinacea) e con integratori quali il magnesio e la melatonina.
Bevo molti caffè: rischio la dipendenza? La caffeina non attiva gli stessi circuiti delle sostanze correlate alle dipendenze. Quindi no.
Monica Torriani è moglie, mamma di quattro ragazzi, farmacista e blogger. Si occupa di Salute e Benessere per WELLNESS4GOOD, il sito che ha fondato.