Inaugurazione del 6° Festival delle donne e dei saperi di generi, diretto da Francesca Romana Recchia Luciani- 1a giornata
Presenti alla Prima giornata dal titolo ” Femminismo come rivoluzione filosofica“: Loredana Capone, Assessora alla cultura della Regione Puglia, Antonio Felice Auricchio, Rettore dell’Università di Bari, Rosa Gallelli, coordinatrice CISCuG dell’Università di Bari, Hanno tenuto relkazioni sulk tema Julia Ponzio, Francesca Romana Recchia Luciani e Olivia Guaraldo dell’università di Verona. E’ Intervenuta anche Lea Durante.
Francesca Romana Recchia Luciani, fra l’altro ha asserito che dopo il femminismo d’azione, ora si è passati al femminismo delle differenze. Siamo tutti ugualmente persone, ma tutti differenti l’una dall’alta. Ha rilevato quanto non sia comune l’accezione usuale fra filosofe che il femminismo sia una teoria filosofica. Le donne hanno pensato e pensano, ma in un paradigma culturale ancora totalmente maschio, non neutro. Il femminismo pluralizza. Senza il femminismo il sogno ed il desiderio non sarebbero considerati pensieri filosofici. Il femminismo dà valenza politica al desiderio con le politiche del desiderio,. desiderio degno di essere al centro del pensiero di vita delle persone. Invece i filosofi, prima del femminismo, avevano relegato il desiderio nel solo ambito materiale, fra i tabù.
Valeria Stabile, dal pubblico si è posta la domanda sulla differenza fra i movimenti “Non una di meno“ Una di più, asserendo l’opportunità che il femminismo si apra alle altre identità.
Lea Durante ha asserito che la parola femminismo sta assumendo troppi significati, inglobando troppo. Domanda se il femminismo ora vada inteso come azione di massa con antagonismo o processo di crescita individuale. Lei propende per il primo.
Romana Recchia si è chiesa ed ha chiesto all’ospite di Verona dove porterà il movimento femminile ultimo che ha portato nelle piazze donne in ben 54 paesi contemporaneamente. E’ stato fondato sul fattore comune che mira ad abbattere la violenza sulle donne. Le relazioni sessuali, però, secondo Romana Recchia, sono state sempre fondate sulla sopraffazione. Il modello del possesso, quello patriarcale, è purtroppo il modello fondante le relazioni. Il primordiale modello delle relazioni vedeva la donna come oggetto da predare.
Olivia Guaraldo ha risposto sia a quest’ultimo quesito sul nuovo movimento femminista mondiale e sulla domanda di Julia Ponzio sulla Vulnerabilità del corpo. Ha anche esaminato la situazione contemporanea del femminismo ricordando che prima la relazione della soggettività, la relazionalità si basava sullo scontro, sull’opposizione e resistenza al confronto con l’uomo. Oggi il linguaggio generativo è fondato su termini propositivi, sulla creatività. Ci si esprime in termini creativi e non critici. Questa è la base del femminismo attuale. Spostare il baricentro dell’antagonismo.