Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Donne di pace e di guerra

      By Marta Ajò09/06/20250
      Recent

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Parità di genere»Posteriore di titanio
    Parità di genere

    Posteriore di titanio

    Stefi Pastori GlossBy Stefi Pastori Gloss22/02/2017Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    posteriore-titanio
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    A cinque anni fu iniziata dalla madre al pattinaggio artistico su giaccio, approcciando così quella passione che accompagnò autostima e muscoli su podi e medaglieri internazionali.

    Alta e slanciata più della media, aveva un’amica bassa e tarchiata che però si vantava che il vino buono stesse nelle botti piccole. La loro rivalità si esauriva nel confronto delle altezze, in realtà si amavano e stimavano vicendevolmente.

    Sulla pista del ghiaccio, una si esibiva vincendo gare su gare e l’altra la sosteneva dagli spalti. A scuola, l’altra eccelleva in matematica e l’una l’incoraggiava e la proteggeva dalle accuse di secchionaggine.

    Si dice che il calabrone non abbia una struttura atta al volo, ma che non sapendolo, vola ugualmente. Anzi, per l’esattezza, “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Così avrebbe detto Albert Einstein, secondo la saggezza popolare. Mentre nella botte piccola, cresceva e maturava il vino buono, la slanciata calabrona pattinatrice vinceva ma accumulava inconsapevolmente disabilità. Non sapendo di avere un deficit nell’articolazione delle anche, sul ghiaccio volava ugualmente.

    Dopo anni di usura, iniziarono di colpo i dolori. Non riusciva nemmeno più ad incrociare le gambe, a stare eretta, a camminare, persino a dormire. La matematica le consigliava di sostenere un intervento di artroprotesi bilaterale d’anca. La pattinatrice lo temeva, pur conoscendo la diagnosi: aveva le articolazioni di un’ottantenne. Si risolse a farsele sostituire con protesi di titanio, così resistenti che le sarebbero sopravvissute. A intervento ultimato, si ritrovò più alta di due centimetri. Infatti, ossa e cartilagini si erano consumate a tal punto da farla avvicinare negli anni alla matematica, che le era rimasta amica, confermando il detto popolare. Se non fosse stata buona, all’ascendere sui podi della notorietà della pattinatrice, se ne sarebbe allontanata.

    Il calabrone ha un battito d’ali pari a duecentotrenta battiti al secondo, molto più veloce di altri insetti di dimensioni minori, addirittura cinque volte superiore a quello di un colibrì.
    Ed è proprio questa velocità incredibile che gli consente di ottenere una spinta sufficiente a mantenerlo sospeso in aria, oltre che ad un movimento alare inconsueto che contribuisce a generare portanza.

    La leggenda del calabrone – in realtà bombo – che non può volare, sembra nascere negli anni 30 del ‘900 all’Università di Gottingen, durante una cena, quando uno scienziato svizzero che allora conduceva studi sulla dinamica dei gas sembra aver posto questo problema: “Che proprietà aerodinamiche hanno le ali del bombo per permettere loro di volare?” Dopo alcuni rapidi calcoli, lo scienziato si accorse di come, per quanto il bombo riesca effettivamente a volare, l’aerodinamica sembrasse vietarlo. Secondo le ricerche dell’ingegnere aeronautico John H. McMasters, la fonte certa più antica è una frase scritta nel 1934 da un entomologo, Antoine Magnan, nel libro Le Vol des lnsectes, una pietra miliare nel settore. Magnan scrisse: “Ho applicato agli insetti le leggi della resistenza dell’aria e sono arrivato con il signor Sainte-Lague (il coautore del libro, ndr) alla conclusione che il loro volo è impossibile.” Egli però aggiunse anche: “Non ci si dovrebbe sorprendere del fatto che i risultati dei calcoli non coincidano con la realtà.”
    La frase come la saggezza popolare conosce, venne infine pronunciata da Igor Ivanovic Sikorskij, pioniere dell’aviazione, non dal celebre matematico. In effetti, osservando l’apertura alare del bombo in rapporto alla dimensione della “fusoliera”, anche un profano rileva che le ali sono apparentemente troppo piccole.

    Dal 1930 però la comprensione dell’aerodinamica delle ali degli insetti è cresciuta enormemente. Fu negli anni ’50 e ’60 che si poté cominciare a osservare al rallentatore il volo del bombo: la frequenza dei battiti è così alta che l’osservazione al rallentatore richiede infatti apparecchiature molto sofisticate. Si poté quindi scoprire che il movimento delle ali del bombo è estremamente complesso: comporta la torsione e l’oscillazione delle ali, quindi molto diverso da quello osservabile negli uccelli.

    I calcoli che avrebbero provato l’impossibilità di volare da parte del bombo erano basati su un trattamento lineare semplificato dei profili alari oscillanti, metodo che presumeva oscillazioni di bassa ampiezza senza separazione di flusso e che non teneva conto del cosiddetto stallo aerodinamico, una separazione appunto di cotal flusso d’aria che induce un ampio vortice al di sopra dell’ala, il quale per breve tempo genera una portanza pari ad alcune volte quella del profilo alare durante il volo regolare. Simulando tale stallo aerodinamico (incontrato ad ogni oscillazione dalle ali del bombo), si poté stabilire che il bombo rispetta appieno le leggi dell’aerodinamica e non ha alcun motivo per non volarsene tranquillo di fiore in fiore, facendo per altro una gran faticaccia. Come del resto fece per tutta la sua vita sportiva la pattinatrice. Con la sostanziale differenza che il bombo non deve subire artroprotesi a causa dell’usura.

    La sempre più slanciata pattinatrice non sapeva se lasciarsi sprofondare nel sentore di volgarità odierno, o se aderire, come faceva da sempre, alla raffinata eleganza di linguaggio che ci si sarebbe aspettati da lei. Aveva sempre usato parole sostitutive e metaforiche per il suo posteriore, passando dall’ormai stra-consumato Lato B al meno consueto cucù. Alla fine delle sue meditazioni, pensò che allo scopo di essere più accettabile dalla massa, fosse utile adeguarvicisi e chiamarlo CULO DI TITANIO.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Stefi Pastori Gloss
    Stefi Pastori Gloss
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)
    • Instagram

    “In tempi in cui sono più gli scrittori dei lettori, vedermi portata a cena da sconosciuti leggitori pur di poter acquistare i miei libri al di fuori del caos del Salone del Libro, è una gratificazione enorme che acquieta il karma da #maestrinadellapennarossa, ma che dà anche la misura dello sforzo nel trasformare lo spropositato ego artistico in qualcosa di utile per il prossimo.” Sono le parole con cui si presenta Stefi Pastori Gloss. Ghost writer per chiunque abbia idee, redige un blog di recensioni, il cui nome si ispira a un film di Nanni Moretti, perché lei stessa fu sceneggiatrice. Nei Novanta lo fu anche per Verdone, solo una femminista come lei può scrivere le battute del maschilismo più becero. Forse in reazione all’asettica scrittura da sceneggiatrice, oggi si ritrova a scrivere tra Dante e D’Annunzio. Lettrice selezionatrice di opere prime sotto contratto, giudice arbitra del Torneo IoScrittore, i suoi romanzi, spicilegi poetici o saggi (Bidellume, Fuochi d’artificio, Rinascite Ribelli, Parerga Violenti, L'amore veste collant di carne e altre opere) sono in vendita nelle librerie indie e in privato sui Social. Parlano di tematiche come bullismo, discriminazione di genere, guerra. Prossimi temi: l’amore dall’eterno passato per l’infinito futuro. Un femminicida vi si inframmezza. Hikikomori e tennis. Inorridita dalle critiche a Samantha Cristoforetti, in “L'amore indossa collant di carne”, raccolta di racconti, ha rivolto la sua attenzione al confronto dialettico tra stereotipi, a volte alla base delle discriminazioni tra Donne e Uomini. In Rinascite Ribelli #siamotuttijoker, saggio, ha dato risalto al “Codice Rosso”. In “Parerga Violenti”, spicilegio poetico in forma di vocabolario, propone singole parole nei loro etimo e le analizza nel dettaglio allo scopo di invogliare a lasciare al più presto il proprio picchiatore. In “Bidellume”, romanzo, Gloss veicola il rispetto tra individui in situazione di bullismo. Editi da Brè Edizioni. Insieme al suo partner, presenta le opere in tutta Italia allo scopo di risvegliare le coscienze su questi tristi fenomeni. Da anni si occupa di sensibilizzare circa la violenza sulle donne e, più in generale, di ripristinare la cultura del rispetto tra individui. Sosteniamo la cultura perché renda liberi Tipeee: glossparla YouTube: GLOSS Stefi Pastori - youtube.com/@stefipastorigloss TikTok: #videopiccoli #grandeletteratura #stefipastorigloss Instagram: #stefipastorigloss #ilibriscrivonoilibri #bidellume #rinasciteribelli Blogspot: leggolibrifacciocose poetryreadingandtheotherside 2non2

    Related Posts

    women and the city

    09/10/2024

    Rebecca, medaglia crocifissa

    06/09/2024

    Cara, ti regalo un cane

    13/12/2018
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK